Il misterioso volo del calabrone

 

 

Incredibilmente, secondo molte persone e perfino secondo alcuni autorevoli testi di tecnica di aeronautica, "il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo relativamente alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa...e perciò continua a volare".

La cosa pazzesca è che questa cosa è totalmente falsa: si conosce benissimo da anni perché il calabrone vola!
Ad esempio, ecco qui di seguito cosa si legge su un numero del 2001 di una nota rivista di informazione scientifica.

Attraverso una simulazione al computer gli scienziati della Cornell University americana hanno infatti ricostruito la dinamica del volo degli insetti, scoprendo che il ruolo più importante è svolto dall'esistenza di particolari vortici. Questi sono creati dall'oscillazione delle ali e dal loro cambiamento di inclinazione, movimenti che seguono un preciso ordine disegnando una sorta di otto.
Gli spostamenti d'aria vengono sfruttati dall'insetto sia di volta in volta per procedere in avanti, come fossero propulsori, sia per mantenersi sospesi quando per esempio, succhiano il nettare.
I vortici sono soggetti alle leggi della dinamica dei fluidi e ciò ha permesso agli scienziati di utilizzare l'equazione di Navier-Stokes che governa tali leggi. Così, dopo centinaia di calcoli, sono riusciti ad ottenere la simulazione al computer del moto di un'ala di una libellula. I risultati hanno anche permesso di risolvere l'annoso mistero di come il calabrone riesca a volare. Infatti, non esisteva finora una spiegazione fisica di come questo insetto, con il suo corpicino tozzo e le piccole ali, potesse volteggiare nell'aria e spostarsi di fiore in fiore senza avere problemi.
 

 

Pasquariello Domenico

 

 

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