Meier: il più famoso dei contattisti

 

Premessa: Si tratta di una storia interessantissima che invito a leggere relativa ad un contattista molto famoso e di successo, a cui molti ancora credono. I contattisti sono persone che dicono di essere in contatto diretto con gli alieni, con tutta una serie di storie di contorno.

Riassunto, adattato ed ampliato da qui http://www.ufo.it/meier1.htm

 

 

Breve storia di Billy Meier

 
Lo svizzero Eduard “Billy” Meier, un uomo dal passato turbolento, è uno dei contattisti più famosi in assoluti, nonostante alla base delle sue storie ci sia la mancanza totale di prove, storie inverosimili e tantissimi falsi,  molti dei quali realizzati in modo ridicolo.
Meier ha avuto molti seguaci grazie al proliferare di creduloni e grazie ad una grande componente new age mischiata al contattismo.
Lo scopo di Meier era ovviamente di diventare Guru, ricevere prestigio e popolarità, nonché camparci sopra, infatti la sua storia è stata oggetto di una marcata commercializzazione.
Meier, dopo aver fondato un gruppo sul paranormale un anno prima,  affermò nel 1975 di essere in contatto con alieni provenienti dal sistema stellare delle "Pleiadi", un sistema a 500 anni luce della Terra, e che tali alieni erano simili ad esseri umani del tipo nordico. Meier affermò di aver incontrato molte volte un aliena alta e bionda di nome Semjase. Le storie ben presto acquisirono una certa complessità ed una forte componente spirituale/religioso, che sfociò anche in un testo sacro chiamato “Talmud Jmmanuel”.
Come prova di tutto ciò Meier presentò una serie di foto e di filmati di scarsissima credibilità, che spesso rasentavano il ridicolo.
Tuttavia, si creò una forte comunità si seguaci in tutto il mondo, che lo consideravano il portavoce degli extraterrestri e moltissimi erano interessati al risvolto spirituale di tale rapporto.
Meier creò anche due centri, attraverso cui riceveva anche introiti economici, il “Semjase Silver Star Center” e il F.I.G.U., acronimo tedesco che poteva essere tradotto come “Libera Comunità di Interessi per le Scienze Spirituali e di Frontiera e gli Studi Ufologici”. I membri del F.I.G.U . che volevano seguire la dottrina di Meier dovevano rinunciare alle proprie proprietà personali e pagare una somma di denaro.
Vari personaggi sfruttarono a loro volta Meier per creare un vero e proprio business, e vendettero molti libri e vhs sulla sua storia, oltre a tantissimi articoli e conferenze in merito.
Meier era un uomo molto intelligente, comprava regolarmente libri e riviste su svariati argomenti, molti dei quali contengono proprio le informazioni che si possono trovare in molti suoi scritti.

 

 

Alcuni dati sui contatti
 

Meier dal 1975 iniziò a raccontare dei suoi incontri con gli alieni nordici, ma ben presto arricchì la storia di altri dettagli.
Disse che aveva incontrato per la prima volta gli alieni nel 1942, riportando anche la frase del padre in quell'anni secondo cui i dischi volanti erano l'ultima arma segreta di hitler, peccato che ciò sia impossibile perché nel 1942 l’argomento non era ancora conosciuto e certamente non diffuso dalla propaganda nazista o dai libri di fantascienza post-bellici.
Disse che dal 1954 iniziò ad incontrare alieni provenienti da una dimensione parallela di forma uguale a noi umani.
È bene precisare che Meier diffuse sin dagli anni'50 delle foto di UFO controverse, anche quando viaggiò per il mondo negli anni'60 e si stabilì in India. Meier fu espulso dall'India con l’accusa di vagabondaggio e per avere truffato degli incauti vendendo loro delle foto truccate di UFO, costruite con dei modelli
Dal 28 gennaio 1975 al 1984 Meier disse di essere in contatto con l'aliena Semjase, che aveva 344 anni, che nel 1977 ebbe anche un grave incidente. I contatti proseguirono con altri alieni, come quelli con Ptaah, uno dei capi supremi Pleiadiani
Il numero di contatti alieni alla data del 1996 erano 250, ma non si sa che questa cifra include anche quelli telepatici. Alcune fonti parlano invece di oltre 700 contatti.
Meier scrisse in merito ai suoi contatti ben 10.000 pagine, i cui temi principali sono la vita su altri mondi, la storia dell’uomo, la scienza dello spazio e dei viaggi nel tempo, la spiritualità ed altro ancora.
Meier disse che dal 1995 i Pleiadiani hanno lasciato il nostro pianeta, in particolare la loro base sotterranea in Svizzera e sono tornati sul loro pianeta. Tuttavia, i contatti sarebbero  ancora in corso da parte di un tale “Adrian”, che vive in Florida e che avrebbe incominciato ad avere contatti con un diverso gruppo di Pleidiani, indipendentemente da Meier, fin dal 1974, presentando delle foto a supporto delle sue storie, tutte ritraenti oggetti molto simili a quelli di Meier. I seguaci di Meier, per problemi di concorrenza, hanno ritenuto falso questo caso.

 

 

 

Alcune delle sue dichiarazioni
 

Le dichiarazioni di Meier sarebbero poco credibili anche in un fumetto di fantascienza: vediamone alcune importanti.
Nel giustificare il perché del fatto che solo Meier e non altre persone fossero in grado di vedere le astronavi, Meier disse che gli alieni possono rendere visibili le loro navi anche in settori di osservazione molto stretti, in modo che tutti gli altri non siano in grado di percepirli.
Meier disse di aver provato una pistola laser aliena che fece un buco di 25 cm in un albero.
Meier avrebbe incontrato Gesù Cristo, il quale lo avrebbe nominato suo tredicesimo apostolo in considerazione della sua intelligenza e delle sue qualità spirituali. Secondo Meier ed i suoi seguaci, Gesù Cristo e il contattista avrebbero molte cose in comune, tra cui anche la data di nascita (Meier è nato il 3 febbraio). Secondo le affermazioni più recenti dei suoi più accessi sostenitori, lui stesso è la reincarnazione di Gesù Cristo.
Meier disse che la provenienza degli alieni erano le Pleiadi:l’origine della provenienza dalle Pleiadi è impossibile, in quanto il sistema delle Pleiadi è troppo giovane per poter anche solo ipotizzare lo sviluppo della vita o addirittura la formazione di pianeti: le Pleiadi sono un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e come ammasso ha una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, a causa della sua bassa densità. Si pensi che la Terra invece ci ha messo 4 miliardi di anni dalla sua formazione per generare forme intelligenti. Meyer messo a corrente di questo ha risolto inventando il fatto che si tratta di Pleiadi di un'altra dimensione!
Meier presentò il testo “Talmud Immanuel” come l’ultimo vero testamento di Gesù Cristo, scritto dopo la sua crocifissione. Meier disse che Gesù Cristo non sarebbe figlio di Dio, ma in realtà un pleiadiano, che sarebbe sopravvissuto alla crocifissione e, quindi, recatosi in India, dove sarebbe successivamente morto. In quest’ottica la Vergine Maria sarebbe stata ingravidata dall’arcangelo Gabriele,cioè un altro pleiadiano mandato dal “capo” Plejos. Quest’ultimo voleva che Gesù diventasse il profeta in grado di proseguire i suoi insegnamenti all’umanità, così che lui potesse tornare nella sua casa natale nelle Pleiadi, a trascorrere i suoi ultimi anni. Questa opera ha una struttura stilistica spesso identica a quella dei messaggi di Semjase scritti dallo stesso Meier e contenente i medesimi errori di tedesco fatti da Meier.  
Il contattista disse di avere ricevuto questo testo nei primi anni settanta da un prete cattolico che viveva a Baghdad e che sarebbe stato condotto, nel 1963, dai Pleiadiani in una località dove l’opera era rimasta sepolta per 2000 anni. Il prete avrebbe tradotto il testo dall’aramaico e quindi lo avrebbe mandato a Meier, perchè sapeva che era stato scelto dai Pleiadiani per divulgare i loro messaggi all’umanità, in modo da aiutarla nella sua evoluzione spirituale. Rashid sarebbe stato assassinato a Baghdad nel 1976, peraltro dopo varie vicissitudini. Tra l’altro, il testo che sarebbe tradotto da “Rashid” ed i resoconti dei contatti con Semjase sarebbero stati prodotti con la medesima macchina da scrivere, mentre interi passaggi sarebbero stati abbelliti o tratti direttamente da una normale versione luterana della Bibbia.
Meier sarebbe stato scelto dai Pleiadiani per essere il profeta della “New Age” (nuova era) e guidare l’umanità verso l’anno 2000 ed oltre, salvandola e dirigendola verso un’esistenza spirituale più elevata. Il futuro predetto da Meier è caratterizzato da disastri naturali, cambiamenti politici ed addirittura un regno di terrore lungo ventisette anni da parte di un Anticristo che si dichiarerà superiore a Dio.
Meier disse di aver viaggiato nello spazio in compagnia di Semjase, visitando Venere e Mercurio, osservando personalmente il rendez-vous tra l’Apollo 18 e la capsula sovietica Soyuz. In seguitò si recò su un’astronave madre pleiadiana, dove incontro Ptaah, padre di Semjase. Da qui andò alle Pleiadi ed all’universo DAL, visitando nuovi mondi e forme di vita aliena in vari stati di evoluzione. A testimonianza di questo incredibile viaggio Meier presentò una serie di foto, a suo dire prese dagli oblò dell’astronave su cui si trovava, ma che sembrano prese  inquadrando libri e uno schermo televisivo piatto a colori.
Seguirono anche dichiarazioni di viaggi nelle dimensioni ed amenità varie, sempre accompagnati dalle solite foto poco credibili.

Come non ricordare poi le profezie che Meier faceva, completamente strampalate o catastrofistiche quelle di lungo termine, mentre quelle di breve termine erano fatte praticamente riportando quello che Meier leggeva sui giornali: Meier non faceva altro che riportare quello che leggeva su giornali scientifici, ovviamente mai prima che queste  fossero pubblicate, quindi neanche di profezie si potrebbe parlare, anche se vengono spacciate come tali.

Questa cosa caratterizza molto le informazioni che i Pleidiani davano a Meier, tutte cose di cui i media avevano già parlato. Ma non solo: Meier spesso faceva degli errori nel riportare queste informazioni, e spesso questi errori coincidevano con quelli apparsi nei media, rendendo palese così la primaria fonte di informazioni di Meier. Altri errori erano chiaramente errori dovuta ad una errata trasposizione dalla notizia originale data dai media.
Meier utilizzava inserire nelle sue storie anche e soprattutto elementi noti alla comunità ufologica per attirare quanti più appassionati UFO possibili.

 


 

Le famose foto di Meier riprendenti UFO

Meier produsse ben 1200 foto, tutte vendute presso il suo centro, di qualità molto variabile, ma essenzialmente i sostenitori hanno scartato le foto dove il falso era troppo eclatante. Meier produsse anche 12 filmati.
Parlando anche solo delle foto e dei filmati di miglior qualità, analisi svolte da tantissime fonti hanno mostrato che le astronavi aliene sono dei modellini appesi a dei fili, utilizzando la tecnica di porre un filo orizzontale da cui scende un filo verticale collegato al modellino. Ci sono anche molte foto ottenute con la tecnica del fotomontaggio e della doppia esposizione. In altri casi le foto di alieni e di altri elementi come dinosauri non erano altro che foto di immagini in schermi televisivi o di soggetti su dei libri illustrati.

Molti esperti hanno analizzato le foto di Meier ed hanno attestato la loro falsità, con tanto di dimostrazioni, e tra questi esperti ci sono molte persone che credono nell'origine extraterrestre degli UFO. Facciamo qualche esempio.

L'esperto fotografico Colman von Keviczky analizzò le foto di Meier dichiarando che si trattava di modelli di circa sessanta centimetri sospesi ad un filo. In particolare, nelle foto più conosciute, quelle con la presenza di alberi, disse che erano stati usati dei modelli di piccole dimensioni posti vicino ad alberelli od a modelli di alberi.
La presenza di “esperti” che avvallano le fotografie di Meier è quasi una costante in casi di questo genere: anche nel 1960 altri esperti dichiararono la genuinità delle falsissime foto del famoso contattista George Adamski.
L'esperto Bruce Maccabee nell’analizzare alcuni dei filmati di Meier ha rimarcato il fatto che la cinepresa rimaneva sempre fissa, mentre l’oggetto si muoveva avanti ed indietro nel suo campo visivo, cioè il movimento dell’oggetto risultasse assolutamente compatibile con quello di un modello sospeso ad un filo e fatto oscillare come un pendolo. Da notare che l’albero, in realtà, non esisteva in quella posizione, come è stato chiaramente dimostrato. Per giustificare questa palese contraddizione, Meier ebbe il coraggio di dire che l’albero sarebbe stato “ucciso” dall’astronave e quindi rimosso e trasportato indietro nel tempo (o in un’altra dimensione) dai Pleiadiani.
L'esperto  Kal Korff ha presentato una dettagliata serie di analisi fotografiche condotte su una certa quantità di foto di Meier, tutte di ottima qualità. Le analisi sono state eseguite con diversi sistemi computerizzati e possono essere facilmente riprodotte da chiunque dotato di un minimo di attrezzature e di competenze. Tutte le foto sono state smascherate come falsi prodotti con diverse tecniche. Ad esempio, si è fatto uso di modellini collocati vicino alla macchina fotografica, come nei casi fotografici del 28/1/1975, 27/2/1975 e 29/3/1976: in quest’ultima l’oggetto è chiaramente stato evidenziato come essere davanti all’albero presso cui è stato ripreso. In altri casi si è fatto ricorso a doppie esposizioni (es.: 20/4/1975) od a modellini sospesi a dei fili (es.: 8/3/1976), la cui presenza è stata rilevata tramite tecniche di elaborazione d’immagine. Per esempio, nel caso del 14/4/1976, in cui c’è una foto che mostra anche un caccia “Mirage” in lontananza (e spacciato come in procinto di attaccare l’UFO), si è trattato di un modello posizionato in modo tale da potere essere ripreso con l’aereo che sorvolava la zona. La famosa serie di dieci foto di Fuchsbuel (quella del classico disco volante che passa attorno ad un albero) è falsa. Dalla loro analisi emergono sicuri elementi per emettere tale giudizio: per esempio, l’albero (quasi sicuramente in miniatura) appare sempre nella stessa posizione e prospettiva, mentre attorno a sé il paesaggio cambia più volte di prospettiva. I proprietari del terreno, la famiglia Wyss, hanno negato che sia mai esistito alcun albero in quella posizione. Inoltre, la foto numero 27 del catalogo ufficiale di Meier, scattata nel febbraio precedente e presa praticamente dallo stesso punto, non mostra alcun albero. Come già riportato, la spiegazione di questa mancanza dell’albero da parte dei sostenitori di Meier fu quasi più assurda della stessa presenza di contatti extraterrestri: l’albero sarebbe stato portato in un’altra dimensione dagli stessi Pleiadiani, in quanto sarebbe stato danneggiato irreparabilmente dalle “radiazioni” emesse dalla stessa astronave pleiadiana.

Famose anche le foto di un coperchio di un bidone della spazzatura modificato con delle palline, protagonista di foto di uno squallore unico a causa di una falsificazione rozza al massimo.

Il gruppo americano G.S.W., famoso tra gli anni settanta ed anni ottanta per le pioneristiche analisi al computer di foto ufologiche, ricevette dieci fotografie di Meier di seconda generazione da un ricercatore tedesco, nel 1976. Il verdetto fu inequivocabile: un falso realizzato diverse tecniche, come modelli sospesi, doppie esposizioni e fotomontaggi.

 

      

 

 

 

Le altre famose foto di Meier

 

Le foto presentate da Meier a supporto del suo viaggio nello spazio sono state facilmente smascherate. Le foto del pianeta Venere, prese dall’astronave pleiadiana, sono le stesse scattate dalla sonda Mariner 10 nel febbraio 1974: in ogni caso, sarebbe stato impossibile ottenere quelle immagini dell’atmosfera di Venere senza gli speciali filtri di cui era dotata la sonda americana. Anche l’aggancio in orbita tra Apollo e Soyuz sarebbe stato immortalato, ma in realtà l’immagine è relativa ad una animazione ripresa da un normale televisore a colori con schermo curvo (come si può ben evincere dalla foto stessa). Inoltre i pannelli solari della Soyuz sono, nella foto di Meier, un po’ piegati, proprio come nell’animazione: al contrario, nella realtà erano perfettamente spiegati, come è possibile constatare dalle fotografie riprese dalla stessa Apollo 18. Dopo aver visto l’aggancio Apollo/Soyuz, Meier sarebbe stato portato a bordo di un’astronave madre pleiadiana, lunga circa 18 chilometri e contenente 143.000 individui: secondo W.C.Stevens, nella foto la nave appare in orbita attorno ad uno “strano pianeta”. In realtà l’immagine è tratta da un’animazione della NASA che presenta la sonda Pioneer 10 attorno al pianeta Giove.

Uno dei pianeti visitati da Meier nel corso del suo viaggio fu Neber, distante 1,2 anni luce da noi: lì vide piramidi, dinosauri e uomini delle caverne, che ebbe occasione di fotografare. Le foto dei dinosauri mostrano solo delle sagome nere e sono tutte completamente fuori fuoco, strano per una fotocamera settata all’infinito e con soggetti posti ad oltre venti metri di distanza: per esempio, la stessa scena è ripresa a distanze diverse, ma il livello di sfocatura è il medesimo. Le due foto dell’uomo delle caverne ripreso da Meier sono altrettanto banali: sono molto fuori fuoco e sono state chiaramente riprese da uno schermo curvo, visibile nella parte inferiore destra delle foto stesse.
Meier afferma di avere fotografato la Nebulosa del Cavallo, quando passò a “qualche migliaio di chilometri di distanza”. La foto è fuori fuoco, cosa impossibile per una fotocamera configurata sull’infinito. In ogni caso, la sua affermazione è un’assurdità: la nebulosa è vasta e profonda parecchi anni-luce, quindi Meier avrebbe dovuto trovarsi al suo interno. In realtà si tratta di un’immagine ripresa da un telescopio e riprodotta su uno schermo televisivo: la curvatura è chiaramente visibile nella foto.

Tra le fotografie più assurde c’è quella del cosiddetto “Occhio di Dio”, che Meier afferma di aver scattato durante il suo viaggio spaziale: in realtà si tratta di una foto fuori fuoco della Nebulosa dell’Anello ripresa da un grande telescopio.

Meier ha inoltre dichiarato di avere visto, mentre era in orbita attorno alla Terra, parecchie astronavi extraterrestri provenienti da diversi pianeti della galassia, riuscendo a scattare tre foto. Nella parte inferiore di almeno una di esse si vede chiaramente, però, il riflesso di una finestra e di un albero: appare evidente, quindi, che la foto non è stata scattata nello spazio, ma in una stanza, riprendendo l’immagine riprodotta da uno schermo televisivo.
Mentre Meier si trovava a bordo dell’astronave di Semjase chiese di fare una “foto ricordo” con le astronaute con cui stava conversando: la stessa Semjase, Nera e Asket. Le foto risultanti, una volta sottoposta ad un’analisi, si dimostrarono essere state riprese da uno schermo televisivo. Tutte erano fuori fuoco, ma con una particolare stranezza: la macchina fotografica era settata sull’infinito, ma la figura più vicina a Meier risultava essere quella più a fuoco di quelle più lontane. Al di là di questa impossibilità tecnica, sul fondo delle foto erano chiaramente visibile una tenda, della cui presenza non vi è, però, alcun cenno nelle dettagliate descrizioni di Meier dell’interno delle astronavi pleiadiane. J.Dilettoso asserì che le figure erano realmente inusuali in quanto mostravano dei lobi delle orecchie “eccezzionalmente lunghi” chiaramente visibili dalle foto: in realtà, tale “anomalia” non era nient’altro che un ciuffo di capelli e nulla di più. Alcuni ricercatori hanno suggerito che si tratti di foto di un gruppo di modelle svedesi riprese da una trasmissione televisiva degli anni settanta, stesso periodo a cui si rifanno i loro abiti ed accessori, e per alcune di esse è stato anche possibile anche rintracciata la relativa modella e dimostrare la cosa.  Famoso il caso della pleidiana Asket, che altro non era che Susan McIver Lund, nel Dean Martin Show.

Nelle registrazioni sonore aliene di Meier si è sentito per ben due volte il suono di un interruttore nell’atto di essere azionato: un elemento sospetto, che induce a pensare ad una messinscena operata appositamente con l’ausilio di una fonte sonora esterna.

E come non ricordare anche le ridicole foto della pistola laser in mano agli "alieni" ed a Meier.

 

    

 

 

 

False analisi a favore di Meier


Circola anche la falsa voce che delle analisi hanno dimostrato l’autenticità delle foto, ma in realtà solo  una parte di queste analisi è stata veramente effettuata e, per di più, su pochissime foto, ma i risultati sono stati presentati in modo completamente fuorviante ed interessato, se non, in taluni casi, palesemente falso. Sintomatico, a questo proposito, l’episodio della società californiana De Anza Systems, le cui pretese “analisi” (in realtà mai effettuate) vennero pubblicate con enfasi sul primo libro di Stevens. Non solo nello stesso libro sono presentati dati totalmente falsi, come la foto dell’analisi della grana fotografica tramite microdensitometro: come si può vedere a pagina 52 del libro, le linee bianche del grafico sono state disegnate e sovraimpresse alla fotografia molto chiaramente, tanto che le stesse escono dal bordo dello schermo ! Un altro esempio: a pagina 53 è riportata una fotografia che sarebbe stata sottoposta ad un termogramma a basse frequenze, in cui si evince il fatto che i valori della luce al suolo si riflettono sulla base dell’UFO. Ken Dinwiddie, il tecnico della De Anza Systems che acquisì le foto nel computer su richiesta di GENESIS III, ha dichiarato che ha inserito lui, digitalmente, quell’effetto di riflessione su richiesta specifica di Jim Dilettoso.
Dei modelli di dischi, praticamente identici ad alcuni tipi di quelli fotografati da Meier sono stati trovati nel suo granaio e fotografati a loro volta: un altro modello sarebbe stato trovato nel granaio di un collaboratore di Meier, Hans Jacob. Sono state altresì ritrovate, come riferito dallo svizzero Martin Sorge, fotografie e negativi parzialmente bruciati che ritraevano modellini delle medesime astronavi fotografate da Meier, di cui uno famoso poggiato sopra un tavolo. La moglie di Meier disse che Billy effettivamente usava dei modelli per realizzare le immagini. Alcuni supporters del contattista hanno affermato che sarebbero stati gli stessi alieni a creare e mettere tali modelli in quel posto, nell’ambito di un loro non ben precisato intento di rendere l’intero contatto non totalmente credibile: non solo, essi stessi avrebbero fatto in modo che il famoso filmato di Meier del disco volante che circola attorno all’albero risultasse particolarmente dubbio (facendo muovere l’astronave in un modo particolare) proprio per far sì che le storie del contattista risultassero meno credibili a persone sue nemiche, in modo da “proteggerlo” indirettamente. Per tenere viva la linea di contraddizioni reciproche che caratterizza buona parte del mondo pro-Meier, R.Winters ha invece affermato che sarebbero stati i servizi segreti tedeschi a collocare il modello nel “garage” di Meier, perché preoccupati dalle sue rivelazioni. E via così con altri deliri di ogni genere per proteggere i falsi  e le falsità di Meier.

Gli esperti Eric Eliason, Neil Davis e Michael Malin  dichiararono che da analisi preliminari avrebbe voluto vedere gli originali delle foto ed i negativi per verificare l'attendibilità delle foto (mai consegnati a loro), ma dal loro rapporto fu estrapolata una frase sola per far credere alla gente che le foto erano autentiche.

Una pessima analisi fu effettuata da Wally Getleman, che fu spacciato per esperto ma in realtà non aveva nessuna competenza in materia, ed infatti fece delle dichiarazioni che si rivelarono completamente errate, come alcuni dimostrarono.

Alcuni riferirono che il controverso Jim Dilettoso voleva assolutamente credere alla genuinità delle fotografie e cercava di convincere lui stesso della cosa. In effetti Dilettoso cercò in ogni modo di convincere le persone dell'impossibile cosa che le foto fossero vere,  ma questo personaggio è sempre stato considerato controverso, al pari di Wendelle Stevens, collezionista di foto UFO e supporter di Meier.

Robert Nathan, uno dei migliori esperti di analisi di immagini, fu contattato da J.Dilettoso per valutare un set di dieci foto di Meier. A seguito di questo avrebbe affermato che non era possibile rintracciare l’evidenza di un falso. In realtà, Nathan fu successivamente intervistato da Kal Korff, al quale avrebbe detto che Dilettoso avrebbe mentito sia su come fu condotta l’analisi che sui risultati stessi (entrambi riportati con enfasi da Kinder nel suo libro): a suo giudizio le foto erano degli “ovvi falsi”, di “qualità estremamente povera e di nessun valore analitico”, probabilmente prodotte con l’uso di modelli sospesi a dei fili (come poi fu successivamente confermato dalle analisi condotte dallo stesso Korff). W.C.Stevens gli fornì dei negativi rappresentanti delle immagini fuori fuoco, che non corrispondevano con le stampe che gli erano state fornite

Marcel Vogel, un esperto in chimica che lavorava presso i laboratori di ricerca della IBM a San Josè, in California, accusò Stevens di avere sottratto da casa sua due foto provenienti da un progetto di analisi dell’IBM (presso cui lavorava), che sarebbero state successivamente spacciate come i campioni di metallo di Meier sottoposti a forte ingrandimento.

La società De Anza Systems presso cui GENESIS III ha affermato di aver condotto delle analisi fotografiche a computer ha negato qualsiasi coinvolgimento del genere, affermando, anzi, di non essere in grado di fornire un servizio del genere. I membri di GENESIS III (in particolare Dilettoso e Welch) si recarono da loro raccontando di volere acquistare un loro computer grafico: a scopo di dimostrazione si fecero digitalizzare una foto, a cui vennero applicate semplicissime tecniche di elaborazione di immagine. Quanto visualizzato dal monitor fu fotografato e, quindi, presentato come “sofisticate tecniche” di analisi fotografica in grado di confermare la genuinità delle foto di Meier. Nonostante ciò GENESIS III affermò di avere speso 40.000 dollari per le investigazioni e ben 60.000 per le analisi fotografiche.

Le persone che promossero il caso Meier cercando di convincere la gente della sua autenticità furono un gruppetto di persone considerate fortemente controverse, persone che spacciavano competenze mai avute e che dissero molte volte delle bugie che furono in seguito scoperte e dimostrate. Lo scopo fu ovviamente sfruttare il caso per guadagnarci sopra e di farsi pubblicità. In effetti, il controverso Meier fu supportato solo da persone controverse, quindi tutto torna.

 

 

In conclusione

 

È incredibile come possano essere esistite ed esistono persone che realmente abbiano creduto a Meier. L'assurdità delle sue storie, le prove false, le falsificazioni fatte in modo ridicolo ed i giudizi contrari avrebbero dovuto fare terra bruciata intorno a Meier, ed invece le persone che ci hanno creduto e ci credono sono ancora molte.

Questo dimostra l'esistenza ed il proliferare di creduloni, privi di qualsiasi capacità critica e di razionalità, pronti a credere a qualsiasi assurdità proveniente da qualsiasi persona. Il credulone è un individuo che non sa capire la realtà e preferisce affidarsi a interpretazioni altrui; è privo di spirito critico, avendo rinunciato a usare il proprio cervello. Il credulone è incline ai facili entusiasmi, a credere subito in ciò che sembra essere positivo, non fa nessuno sforzo per stabilire se è realmente positivo. Sposa una causa senza scorgerne le contraddizioni.
Il caso Meier ci insegna anche che esistono molti falsi esperti che per incompetenza o per interesse avallano dei falsi.

E non è possibile non citare una cosa importante: il caso Meier è stato una delle cose che ha maggiormente danneggiato la credibilità dell'ufologia, al pari forse della falsa autopsia aliena Santilli.

In realtà, è bene precisarlo, il contattista Meier è stato quello che rispetto a TUTTI gli altri contattisti ha portato più materiale a supporto delle sue affermazioni, sia in termini quantitativi che qualitativi, e pertanto pensate un pò quanto possano essere attendibili gli altri contattisti, visto che Meier è totalmente inattendibile.

Clamorosi poi quei contattisti che non meritano neanche di essere screditati in quanto non si degnano neanche di produrre del materiale a supporto delle loro storie, almeno altri contattisti si sono sbattuti per produrre falsi. Ma il credulone estremo crede anche a loro.

In conclusione, è bene sottolineare che l'ufologia seria non ha posto per i contattisti, non li prende neanche in considerazione se non per svergognarli, e tutti gli ufologi seri sanno che i contattisti sono coloro che insieme ad altri personaggi controversi contribuiscono alla ridicolizzazione dell'ufologia.

 

 

 

 

Approfondimenti e dimostrazioni sul caso Meier

 

Articolo da cui è stato riassunto ed adattato quanto sopra:

http://www.ufo.it/meier1.htm

http://www.ufo.it/meier2.htm

http://www.ufo.it/meier3.htm

Investigazione e sbufalamento delle profezie di Meier:

http://www.iigwest.com/investigations/meier/ike42report.htm

Ampia dimostrazione dei falsi di Meier:

http://thebiggestsecret.online.fr/ufo/billy_meier_more_wc.htm

http://thebiggestsecret.online.fr/ufo/billy_meier_smoking_gun.htm

Ancora, sui falsi di Meier:

http://www.geocities.com/area51/corridor/8148/scam.html

http://www.psychicinvestigator.com/demo/UFO_Skp.htm

http://www.psychicinvestigator.com/demo/UFOSkp2.htm

http://www.psychicinvestigator.com/demo/UFOSkp3.htm

Sul famoso filmato falso di Meier:

http://brumac.8k.com/Meier/MeierPendulum.html

Sbufalamento di foto fatte da Meier:

http://forgetomori.com/2007/ufos/the-billy-meier-hoax-photographs/

http://members.tripod.com/~A_U_R_A/Meierhoax.html

Sbufalamento del clone di Meier:

http://www.ufowatchdog.com/assembly.html

e infine:

Tributo ai falsi di Meier

 

 

Simile al caso Meier fu quello del celebre contattista Adamski, a cui è dedicato questo interessante articolo:

Il celebre contattista Adamski

Ed interessante è anche la panoramica sul fenomeno dei contattisti, che si può leggere in quest'articolo:

Il Contattismo

 

 

Pasquariello Domenico

 

 

http://alieniemisteri.altervista.org