I misteri alieni di Marte

 

 

Marte è molto più piccolo della Terra, la sua gravità è un terzo di quella terrestre, l’atmosfera rarefatta è composta prevalentemente da anidride carbonica. La superficie è di colore rossastro e giallo bruno, ci sono vaste regioni coperte di polvere (continenti) ed altre regioni di colore grigiastro (mari), inoltre vi sono crateri da impatto e crateri vulcanici. Le calotte polari sono composte da biossido di carbonio solidificato e non esiste uno strato di ozono; il cielo è rosato e vi sono forti venti. Anche se sembrerebbe impossibile la vita in un tale ambiente, si sono fatti esperimenti scientifici condotti dal Fisiologo statunitense Sanford M. Siegel , che hanno dimostrato che in condizioni  marziane, alcuni vegetali ed animali si sono di colpo adattati. Il colore rossastro della superficie potrebbe non essere dato solo da silicati di ferro e magnesio, ma anche dalle tracce polverizzate di un’antichissima forma di vita vegetale ormai estinta per mancanza d’acqua.

Inoltre, alcune zone di Marte hanno curiosi cambi di colore che avvengono nei punti più impensati del pianeta. Si notano anche (sulla superficie del pianeta) normali nubi, tempeste di polveri e sabbia, macchie giallastre, bianche e bluastre.

Tuttavia già 4 miliardi di anni fa, Marte era ricchissimo d’acqua, con mari, fiumi e canali, il clima era caldo e umido e c’era un’atmosfera. Studiosi affermano che molte migliaia di anni fa, degli esseri umani avrebbero potuto vivere su Marte. Marte aveva tre continenti, il più grande dei quali occupava il 90% dell’emisfero sud ed il 25% di quello nord, ed aveva al suo interno due mari.

Esisteva un unico grande oceano ramificato in sette mari minori; all’interno dell’oceano si trovavano due piccoli continenti, l’uno posto al polo nord e l’altro nella zona temperata.

Attualmente l’unico posto sicuro ed abitabile di Marte è il sottosuolo, che contiene acqua in quantità da cui si può estrarre anche l’ossigeno e creare condizioni confortevoli. Vista la movimentazione di UFO attorno e sopra Marte, si potrebbe ipotizzare l'esistenza di basi aliene per lo più sotterranee. 

Secondo la NASA la devastazione di Marte è stata causata dall’impatto con un asteroide che ha formato il cratere Hellas, che è profondo più di dieci km e largo duemila. L’impatto sarebbe avvenuto migliaia di anni fa ed il materiale espulso dalla collisione avrebbe potuto ricoprire per tre km di altezza gli interi Stati Uniti. L’impatto terribile avrebbe anche causato la crepatura della terra e dei fondali marziani, con il conseguente spostamento dell’acqua nel sottosuolo marziano.    

Secondo alcuni, i due satelliti di Marte, Phobos e Deimos, risalgono alla disintegrazione del pianeta Mallona che orbitava tra Marte e Giove, dove ora c’è la fascia degli asteroidi. Phobos ruota a 600 km da Marte, mentre Deimos ruota a 23 mila km dal pianeta rosso.

Phobos con il trascorrere del tempo anticipa un poco sul tempo di rotazione: in pratica discende ma non cade. Inoltre questo satellite subisce una strana accelerazione contraria alle leggi naturali e sorge tre volte in un giorno marziano.

Deimos rivoluziona più lentamente della velocità di rotazione del pianeta su se stesso, cosa strana visto che a quelle ridotte dimensioni dell’orbita la velocità di rotazione dovrebbe essere elevatissima.

L'acqua è presente su Marte, sia allo stato liquido che allo stato solido.

Foto satellitari ravvicinate di Marte scattate a distanza di tempo dal Mars Global Surveyor, mostrano i segni causati dall'acqua sgorgata dalle pendici di un cratere, indicando che l'acqua è presente sotto il suolo marziano.

Inoltre, è arrivata la segnalazione di sondaggi radar che indicano la presenza di ghiacciai d'acqua su Marte, protetti da uno strato di polvere e terreno, che costituirebbero enormi riserve idriche. Ci sono anche dei crateri, come quelli del bacino di Hellas, con i loro fondi decisamente troppo pianeggianti e sintomatici di un riempimento da parte di un fluido.

 

 

La leggenda di Cydonia

 

Quello che segue in questo paragrafo è scritto a puro scopo informativo sulla leggenda di Cydonia, oramai totalmente smontata a seguito di foto ad alta risoluzione.

Nell’area marziana di Cydonia, ripresa nelle missioni Viking 1 e 2, sono stati individuati e studiati i seguenti elementi che sembrano di origine artificiale: tracce di manufatti, una cittadella, una serie di sei piramidi a 4 e 5 lati, il volto (grande 1,5 km ) rivolto verso l’alto di un uomo con copricapo egizio e una fortezza triangolare vuota al centro, tutti orientati secondo una precisa geometria che ruota attorno ad un angolo di 19,5°. Quest’angolo corrisponde alle latitudini presso le quali nei corpi celesti si avrebbero singolari emissioni di energia. Ad est del “volto” e ad una trentina di km dalla città, vi è una collina conica (artificiale?), alta 170 metri e con la base del diametro di 1,5 km. È perfettamente circolare, arrotondata, liscia e circondata da una specie di terrapieno; dalla base alla cima corre quella che sembra una strada a spirale. Su tutta la terra esistono colline artificiali preistoriche come quella di Silbury Hill presso Avebury nel Wiltshire (Inghilterra); i cerchi di pietra interni di Avebury sono disposti secondo un angolo di 19,5° verso la collina artificiale costruita cinquemila anni fa. Inoltre sovrapponendo la mappa di Cydonia con quella di Avebury vi è una quasi perfetta coincidenza dei monumenti (?) marziani con quelli preistorici. Come se non bastasse molti pittogrammi che si formano misteriosamente nel grano (chiamati cerchi nel grano), puntano verso Silbury Hill, con una deviazione dal centro di 19,5°. E ancora, quasi tutti i cerchi nel grano sono stati disegnati con le unità di misura di Cydonia; infine, i megaliti di Avebury si trova alla latitudine 19,5°, esattamente dove si trova Cydonia su Marte. Sembra probabile che vi sia un legame tra le due zone, ma come facevano persone cinquemila anni fa a conoscere gli stessi i principi con cui è stata costruita la zona di Cydonia su Marte? Forse il complesso di Cydonia si basa sulla geometria universale, che era ben conosciuta dai popoli antichi della Terra che la chiamavano “geometria sacra”. Infatti, esiste un codice trigonometrico alla base di tutte le costruzioni di Cydonia, oltre alla presenza di costanti matematiche universali.

Comunque, ritornando alla zona marziana di Cydonia, a nord della collina marziana vi è un cratere perfettamente rotondo, con sull’anello due “gobbe”, una delle quali è una struttura piramidale a base triangolare. A sinistra del cratere si erge  un bastione perfettamente dritto, che sembra costruito su una specie di terrapieno e in modo di trovarsi perfettamente sulla verticale della collina artificiale. La piramide più grande è a base pentagonale ed è stata denominata “D&M”; essa ha rapporti geometrici con tutti gli altri monumenti (?). La sfinge marziana (il volto) indica il traguardo del sole nascente. Tutta l’area sembra essere la rappresentazione di una struttura monumentale e simmetrica, costruita rispettando la posizione di corpi celesti proprio come facevano molte popolazioni antiche della Terra, come a Stonehenge in Inghilterra, Nazca in Perù, Giza in Egitto, l’isola di Pasqua, ecc.. 

Dopo che il pianeta è diventato desolato ed arido, non vi erano più eruzioni vulcaniche, acque o vegetazione che rimodellassero la superficie del pianeta, e quindi tutti i crateri degli impatti meteorici  non scomparvero. Vi sono tracce di probabili costruzioni artificiali erette in un periodo post-meteorico successivo all’inaridimento del pianeta, data la presenza di quelle che sembrano strutture erette sui bordi di crateri meteorici, come nell’area di Cydonia, dove vi è un grande cratere con sull’anello due specie di gobbe, una delle quali sembra una piramide a base triangolare avente precisi rapporti geometrici con gli altri monumenti (?) della pianura di Cydonia. Inoltre, nella zona equatoriale, poco distante da Ares Vallis, vi è quella che sembra una struttura urbana di enormi dimensioni, costruita anche spianando e modificando visibilmente crateri d’impatto meteorico. Infine, i dirupi scoscesi della costa del continente marziano di Acidalia presentano crateri, così come il fondale marino presenta crateri uguali a quelli della terraferma, tutti crateri che non dovrebbero esistere, se risalissero al periodo di quando c’era l’acqua su Marte, la quale li avrebbe tutti rimodellati e quindi fatti scomparire. Probabilmente l’elevatissimo numero di crateri e di detriti presenti su Marte è dovuto alla rarefatta e particolare atmosfera di Marte, che non fa bruciare nell’atmosfera le meteore o le comete che precipitano su Marte. Ma nonostante questa spiegazione, non si spiegano il numero impressionante di detriti, di frammenti e di crateri da impatto che sono distribuiti uniformemente sul suolo marziano, come gli effetti di una super esplosione dopo l’inaridimento del pianeta (altrimenti l’acqua avrebbe cancellato tutto ciò). Così come non si spiega come un pianeta che aveva un ecosistema uguale alla Terra si sia improvvisamente trasformato così radicalmente.

Fin qui la leggenda di Cydonia.

Tuttavia, le recenti fotografie ad alta risoluzione di Cydonia, scattate dalle recenti sonde come quella dell'ESA, mostrano una zona fortemente diversa rispetto a quella fotografata a bassa risoluzione dal Viking. Le piramidi sembrano semplici montagne, la faccia una montagnola con due cime, la fortezza triangolare un ammasso informe di rocce, e così via. Quindi a Cydonia non c'è realmente nulla di strano.

 

Anomalie marziane

 

Le missioni Viking hanno ripreso nella zona equatoriale una struttura che sembra avere il volto di leone, altre zone anomale con strutture troppo regolari. Nella zona equatoriale, poco distante da Ares Vallis, è stata ripresa quella che sembra un’enorme struttura vermiforme dall'aspetto stranissimo.

Il Pathfinder è atterrato nel 1997 ad Ares Vallis, una zona soggetta ad inondazioni in passato; inondazioni che forse hanno trasportato con loro presunti oggetti di natura artificiale/organica (ma potrebbero essere anche di origine naturale). Infatti dalle foto ricevute dalla missione Pathfinder si notano quelli che sembrano oggetti geometrici e delle anomalie. In particolare, in una nota foto si nota la forma di un essere di bassa statura, con una grande testa e quelle che sembrano delle lunghe braccia, che osserva la sonda terrestre sul suolo marziano. Tale foto era inizialmente sfuggita alla censura della NASA, e per questo è stata persino distribuita sia via internet che tramite delle raccolte su CD-Rom insieme a tutte le foto scattate da questa sonda. Quando la NASA si è accorta della foto, l'ha successivamente fatta sparire ed ha negato ridicolmente l'esistenza della stessa. In Italia in particolare, la foto NASA era stata inserita in un CD-rom con il numero 8197 Zoom, allegato a La Repubblica. Secondo alcuni però si trattava di un oggetto alto 10 metri, ed in tale caso si tratterebbe non di un alieno ma di un UFO che osservava da vicino la missione.

Poiché sembra che vi sia stata la vita su Marte, vi devono essere presenti dei fossili di ogni tipo sulla superficie marziana.

Ma dov’è finita l’acqua che formava l’immenso oceano marziano? Semplice, poiché non è presente in altra forma sul suolo marziano e poiché è stato rilevato vapore acqueo, l’acqua deve trovarsi nel sottosuolo, dove è finita anche per delle crepe che si sono aperte sulla superficie marziana, in seguito ad eventi straordinari che mutarono Marte. Acqua e biossido di carbonio ghiacciati sono presenti nella grande calotta polare dove prima vi era l’oceano, mentre nella più piccola calotta polare dove prima vi era la terraferma, vi è solo biossido di carbonio ghiacciato. Marte presenta giganteschi canali, nei quali una volta scorrevano fiumi e proprio perché questi canali presentano un’enorme profondità, l’acqua su Marte è stata presente per moltissimo tempo, e forse qualcuno ha iniziato a creare la vita sul pianeta visto che le condizioni erano le stesse della Terra.

Le informazioni su presunti artefatti artificiali, provengono dalle varie foto inviate da missioni spaziali, e  si esclude l’illusione ottica, perché le stesse immagini appaiono in più fotogrammi e in momenti diversi.

Alcuni sospettano anche che Marte potrebbe essere abitato da esseri intelligenti residenti in basi spaziali, e infatti ciò spiegherebbe tutti i casi di avvistamenti di UFO sul pianeta ed attorno ad esso.

Per quanto riguarda Marte, le stranezze riprese dalle sonde sono sempre iniziate nelle sue vicinanze. Infatti il Viking 1 (1976) ha ripreso un grande UFO statico sulla zona di Utopia Planitia e uno più piccolo in movimento sulla zona di Arabia Terra.

Sempre dalle foto della missione Viking del 1976, sono emerse diverse anomalie relativamente ad alcune "formazioni" sul suolo marziano.

La sonda Phobos 2 nel 1989 perse il contatto con il controllo a Terra, mostrando negli ultimi momenti un UFO sigariforme con le estremità allungate e lunga 25 km, che si stava avvicinando alla sonda. Le foto che provavano ciò erano state inizialmente censurate, ma sono poi state rese pubbliche grazie ad una successiva distrazione dell'ente spaziale. Inoltre, la sonda Phobos 2 fotografò sul suolo marziano una struttura vermiforme dall'aspetto stranissimo.

Infine, il Mars Global Surveyor ha rilevato a sud della "piramide principale" di Cydonia (che non è di origine artificiale), delle cellule stratificate a forma di stanza, in pratica sembrano essere delle formazioni accostabili a moderni centri urbani. Poi la sonda ha ripreso la “città Inca”, che è formata da una trentina di grandi oggetti rettangolari perfettamente allineati uno dietro l’altro, ed ha ripreso una piazza perfetta all’interno di un cratere rotondo. Ovviamente potrebbero essere benissimo delle formazioni naturali.

Le stranezze sono proseguite anche nelle missioni successive, per esempio, nel Gennaio 2004 la sonda americana Spirit mostra una roccia sul suolo marziano con un foro perfettamente quadrato che sembra di origine artificiale. Sempre il robot automatico Spirit, sul suolo marziano ha fotografato una piana di sabbia che dovrebbe essere il letto di un antico mare ed oltre tra rocce di vario genere, sono osservabili quelle che sembrano i resti di conchiglie. Inoltre, sono stati fotografati degli oggetti che inspiegabilmente erano svuotati al loro interno.

La sonda Mars Global Surveyor della NASA ha inviato una foto in cui compare quella che sembra vegetazione in corrispondenza del cratere Gusev. La stessa zona è stata fotografata il 16 gennaio 2004 dal Mars Express dell'ESA, e sembra confermare la presenza di vegetazione, che si presenta come una massa filamentosa di colore verde.

Da ricordare che nel 1996 sono emerse delle meteoriti marziane che contengono una forma vivente elementare fossilizzata; la NASA e tutti i maggiori scienziati  scettici si dicono certi che si tratta di un pezzo di roccia marziana scaraventata nello spazio da un grosso impatto, che poi sarebbe precipitata sulla Terra. Tuttavia, ritengo molto strano che chi ha negato prove certe di vita intelligenza su Marte, annuncia a tutto il mondo che è esistita vita su Marte solo basandosi su pezzi di pietra che  potrebbero provenire da qualsiasi parte.

Le foto dettagliate di Marte degli ultimi anni hanno mostrato molte anomalie. Un'anomalia poco conosciuta è la presenza di quella che sembra una nave spaziale o una torre al Polo Sud di Marte, rilevata nella fotografia "MOC narrow-angle image M11-01782".

Un'altra anomalia poco conosciuta è quella nella zona marziana di Tithonia, dove analizzando le immagini rilasciate dalla sonda statunitense Mars Global Surveyor nel’anno 2000 si è rilevato un qualcosa che sembra una struttura dall'aspetto particolare. L'anomalia è stata rilevata studiando la fotografia  "MOC narrow-angle image M0204304".

Molte immagini della sonda Mars Global Sorveyor (MGS) sembrano mostrare qualcosa assimilabile a delle vegetazione.

 

Anomalie

 

Negli ultimi due secoli sono state osservate molti fenomeni luminosi su Marte, nonostante non esista una attività vulcanica.

 Ad esempio:

Il 17/5/1873 in Polonia, in Austria, in Ungheria e in Slesia, astronomi videro un grande oggetto luminoso a forma di proiettile staccarsi dal pianeta Marte ed esplodere in vicinanza del nostro pianeta.

Il 10/5/1892 e l’11 ed il 13, diversi astronomi avvistarono sul suolo marziano una luce mobile simile ad proiettore che sembra esplorare il cielo. 

Nel 1911 si osservarono sul suolo marziano delle luci intermittenti bianco-azzurre, che furono interpretate come segnali di chiamata.

Marte e Guglielmo Marconi

Nella primavera del 1921 Guglielmo Marconi (l’inventore della radio) mentre stava svolgendo esperimenti nel mediterraneo rivelò la presenza di sconosciute onde regolari. Deviando il segnale nel misuratore si rivelarono essere onde lunghissime, oltre 30 km, e a quell’epoca la lunghezza massima di quelle onde era di 14 km. Si trattava di un persistente codice sconosciuto, che era stato captato già nel 1901 dalla rudimentale attrezzatura dello scienziato Nicola Tesla in una periodo quando le trasmissioni radio ancora non esistevano.

Si notò che il fenomeno si ripeteva periodicamente quasi ogni anno e così, per individuare la provenienza dei segnali, Guglielmo Marconi li fece registrare contemporaneamente nel Mediterraneo e in Sud America, realizzando che il segnale era più forte quando Marte era più vicino alla Terra.

Si realizzò allora una cooperazione internazionale per una prova di ascolto globale organizzata dal prof. David Todd (Docente di astronomia dell’ist. Amherst). Si chiese e si ottenne che tutti i paesi con stazioni trasmittenti ad alta potenza chiudessero le trasmissioni per cinque minuti ogni ora dalle 23,50 del 21/8 alle 13,50 del 23/8, proprio quando Marte si trovava alla distanza minima dalla Terra. Per l’occasione fu impiegato anche uno speciale registratore di radio-fotomessaggi, messo a punto dal prof. Francis Jenkins, uno scienziato di Washington. Lo strumento fu collegato ad un ricevitore regolato sulla lunghezza d’onda dei seimila metri. Quando il materiale registrato (film) fu sviluppato, da un lato rivelava una successione regolare di punti e di linee e dall’altro, ad intervalli di circa mezz’ora, erano rimaste impresse figure la cui forma ricorda un viso umano. Attualmente il film di trova presso la divisione radio del Bureau of Standards, e non è stato ancora interpretato (almeno ufficialmente).

n realtà, la spiegazione più probabile è che si fossero intercettate trasmissioni aliene, probabilmente dati, su bande radio elettromagnetiche ma non di provenienza cosmica ma di provenienza Terrestre, cioè la sorgente dei segnali doveva essere un UFO o una base aliena sulla Terra che trasmetteva a un destinatario dello stesso tipo.

Oltre al caso dei segnali “Morse” provenienti da Marte e captati da Marconi, esistono moltissimi codici captati che provengono da posti assurdi, come dimostra il fatto che da anni i nostri satelliti captano strane comunicazioni in codice Morse che partono da un punto sconosciuto della Luna . Nel 1976 l’osservatorio Lamont Dohert (New Jersey) captò un suono codificato ad alta frequenza che partiva dallo spazio profondo e che era destinato ad una specifica aerea della Terra, dove non a caso in quel momento vennero avvistati alcuni UFO.

 

 

Importantissime anomalie  (elaborato e riassunto da Nexus)

 

Ci sono anomalie importantissime di Marte di cui non si parla mai.

Molti Ricercatori si stanno interrogando sul motivo per cui su Marte si stiano rivelando sempre più di frequente delle aree/regioni le quali mostrano un'apparenza "simil-terrestre".

Abbiamo immagini di deserti e di ghiacciai, di catene montuose e di pianure; di rilievi estremamente anomali e difficilmente spiegabili facendo un solo ed esclusivo ricorso a fenomeni geologici e meteorologici; immagini di laghi, di cascate, di crepacci sul cui fondo scorre ancora qualcosa; immagini di geysers, di (pseudo) vegetazione e di altri rilievi incredibili meno conosciuti (come gli “Over Tunnels”), laghi e torrenti ghiacciati (nella Regione di Vastitas Borealis), cascate di pseudo-polveri (nelle Regioni Sud Polari) ed un quantitativo impressionante di rilievi anomali (ad esempio nelle Regioni di Aram Chaos e di Thaumasia).
Perché non se ne parla? Perché sin quando si parla di "Civiltà Perdute", di "connessioni Terra-Marte", di "facce e di piramidi" e di altre storie, storielle e leggende vere e proprie, subito scatta la curiosità senza frontiere e, con essa, la molla "business" (il "Business dei Chiaro-Scuri", come dice qualcuno...).

Ci sono molti ricercatori indipendenti che hanno fatto una lunga serie di scoperte, come acqua che scorre sulla Marte, passate totalmente sotto silenzio e senza supporto mediatico poiché non chiamavano in causa dei manufatti, ma solo degli eventi fisici.

Si preferisce parlare di Cydonia e dintorni perché è proprio su Cydonia e dintorni (e sulle strutture similari, dovunque esse si trovino) che si costruiscono libri e conferenze di impatto e vendibilità immediata. C'è anche chi crede che è meglio dirottare l'Opinione Pubblica sulle questioni insostanziabili (tipo Cydonia, appunto) piuttosto che sui veri punti anomali di Marte e altrove.

 

Conclusioni realistiche

 

Tenendo in considerazione le prove e gli indizi concreti, è possibile affermare che probabilmente su Marte è presente della vegetazione e dell'acqua liquida, in passato ci sono state delle forme di vita non intelligenti e qualcuna esiste anche oggi. Sicuramente abbiamo una presenza di UFO che ha interessato anche questo pianeta e vi è stato un certo interesse degli UFO verso le missioni terrestri.

Invece, non esiste alcuna prove concreta che vi siano resti di costruzioni artificiali o basi aliene su Marte, ed eventuali foto non false che riprendono strutture potrebbero benissimo essere formazioni naturali o artefatti grafici, come già è ampiamente accaduto in passato.

 

 

Le foto della NASA mostranti anomalie marziane possono essere viste nella mia galleria dedicata alle anomalie di Marte, a cui si può accedere cliccando QUI

 

consiglio fortemente la lettura di questo mio articolo:

Le bufale delle false anomalie spaziali

 

In questo sito ci sono delle gallerie a varie anomalie spaziali, in cui vengono anche smascherate molte bufale:

http://www.lunexit.it/gallery/

 

Su questo sito straniero c'è un'interessante raccolta di anomalie, comprese gran parte delle anomalie di Marte, anche se non tutte sono attendibili:

http://terraform.no.sapo.pt/

Occhio a siti come questi che contengono alcune vere anomalie e moltissime bufale:

http://www.marsanomalyresearch.com/

 

 

Pasquariello Domenico

 

 

http://alieniemisteri.altervista.org